I CONSIGLI DEI LIBERNAUTI,
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ALEX

di Pierre Lemaitre

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La recensione

Qualcuno potrebbe pensare ad un giallo, o meglio un noir, per l’estate, ma è molto di più. Intanto perché Alex è un personaggio veramente misterioso e straordinario che non potrete più dimenticare, poi perché la storia, così come la protagonista, è inafferrabile fino alla fine. 

I cambiamenti di prospettiva sono destabilizzanti e sono quelli necessari al dipanarsi della vicenda fino al gran finale che ovviamente non posso anticipare. Nulla degli accadimenti si può anticipare perché fin dalla prima pagina si viene catapultati in un mondo di malvagità apparentemente senza senso. 

Questo non faccia pensare a quelle storie o sceneggiature di film e serie tv – per inciso del libro sono stati acquistati i diritti per il mercato dell’audiovisivo – tanto di moda oggi, con continui andirivieni temporali e cambiamenti del punto di vista dell’osservatore che provocano il mal di testa nello sforzo di seguirne la trama. 

Niente di tutto questo, Alex è semplicemente suddiviso in tre parti che ribaltano completamente tutto quello che avevamo creduto di capire nelle precedenti. 

Le indagini sono seguite dal comandante di polizia Camille Verhoeven, personaggio acuto e non convenzionale, e non solo perché alto un metro e quarantacinque, dal tragico passato, protagonista – buona notizia per coloro che si appassioneranno a questo libro – di tre altri noir di Lemaitre. 

Il primo della serie è Irene, quando il commissario era ancora felicemente sposato e in attesa del primo figlio, segue Alex, poi Camille e Rosy & John. Lemaitre, nato nel 1951 a Parigi, ha ottenuto diversi importanti riconoscimenti letterari in Francia ed è tradotto in oltre venti lingue. 

Alex, forse il libro che più lo ha fatto conoscere all’estero, è uscito in Italia nel 2011 ma continua a far parlare di sé, ha uno stile asciutto, vivido, evocativo; e i personaggi sono “persone vere”.

Recensione a cura di Grazia Brogi

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