A tu per tu con i docenti:

In Libreria arriva un nuovo corso. “Novecento nascosto” il suo nome. Ma cosa c’è ancora da svelare su un secolo di cui si è già parlato tanto? Come ci hanno spiegato i due promotori, Franco Fatigati e Filippo Caronia, la narrazione storica sarà lo “sfondo” di un percorso in cui, come in un libro, l’essenziale, a volte, sono le note e non il testo. Prima, però, le presentazioni.

Franco Fatigati è docente di geopolitica alla Sapienza di Roma; con ELI ha già collaborato tenendo il corso “Uomini e virus”, sulle pandemie nella storia, un seminario sulla carta geografica che “inventò” l’America e due incontri sulle elezioni presidenziali degli Stati Uniti dello scorso novembre. 

Filippo Caronia, napoletano di origine – con una forte passione per la cucina e la scrittura narrativa – e romano di adozione, è ingegnere aeronautico e ha lavorato per anni nel campo dell’analisi strategica e sviluppo di nuovi mercati. È amico di Eli da tempo, dove ha presentato diverse  serate di “Librario per una sera”. 

Qualcuno potrebbe pensare: l’ennesimo corso sul Novecento! Qual è l’originalità del vostro progetto?

Già nel titolo, Novecento nascosto, si intuisce che vogliamo percorrere strade un po’ inedite: oltre la sequenza cronologica del secolo passato, andremo ad affrontare temi specifici che hanno imposto scelte, inclusioni ed esclusioni. Racconteremo le grandi innovazioni sociali e scientifiche, specchio di eventi che, solo apparentemente, hanno testimoniato i cambiamenti nella cornice di guerre mondiali, nazionalismi e Guerra Fredda. 

Quindi la storia, intesa come sequenza cronologica degli eventi, farà solo da sfondo?

Assolutamente. La storia è sviluppo e cambiamento, ma anche ciclicità. Come telecamere che riprendono i fatti da diverse angolature, noi vogliamo stimolare curiosità e interrogativi sul “Secolo breve” e rimodulare sensibilità su temi poco noti.

Come verrà strutturato il corso? Svelateci qualcosa. 

In ogni appuntamento, alla narrazione seguirà sempre un focus, basato su due ambienti di racconto: le olimpiadi e le esposizioni universali, eventi tipicamente novecenteschi; infine ci sarà un momento conclusivo di sintesi degli argomenti trattati. 

Allora dateci qualche anticipazione. 

Basta pensare all’Expo di Parigi 1900 che attrasse 50 milioni di persone, contro i 15 milioni di Milano del 2015, o all’evoluzione del femminismo, che alcune volte è stata anticipata nei fenomeni sportivi, come le Olimpiadi, dove le donne sono entrate ancor prima che si parlasse della loro emancipazione; o, ancora, alla esperienza olimpica di George Smith Patton, passato alla storia come “il generale d’acciaio”; o alla storia del “container” che ha rivoluzionato il modo di fare trasporto favorendo l’odierna globalizzazione.