Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini sono consacrati alla Storia come protagonisti del Rinascimento fiorentino, legati da una reciproca stima e da un dialogo filosofico e politico. In questo scambio ironico e amaro, i due vengono presentati in una veste inedita: per un inspiegabile incantesimo, sono in carne e ossa in un’osteria contemporanea nella loro Toscana, a San Casciano. Sedotti dal piacere della tavola e del vino, sottratti finalmente al torpore dell’Aldilà, dove non potevano disquisire degli assetti politici del mondo, commentano le questioni scottanti della nostra stretta attualità. Piero Bevilacqua, in un movimento continuo tra il ricordo di un’Italia e di un’Europa passate e l’osservazione di quelle presenti, mette in scena una riflessione super partes con soluzioni che sanno essere sorprendenti e persino audaci.
Dialogano con l’autore:
Giuseppe Conte, Giovanni Valentini e Nichi Vendola.