
Incontri Imprevisti di Musica, Storia e Letteratura
A cura di Musicopaideia da un’idea di Sergio Bonetti
Ieri Oggi Domani Sull’orlo del baratro: il cool jazz, la beat generation e la crisi dei missili di Cuba
Ieri Oggi Domani Sull’orlo del baratro: il cool jazz, la beat generation e la crisi dei missili di Cuba Tra il 16 e il 28 ottobre del 1962, per tredici giorni il mondo fu sull’orlo del baratro. Il confronto geopolitico e ideologico tra le due superpotenze degli Stati Uniti d’America e dell’Unione Sovietica rischia di degenerare in un conflitto nucleare. L’individuazione da parte degli aerei spia americani delle basi missilistiche sovietiche a Cuba sembra diventare il casus belli per una guerra nucleare dai risvolti catastrofici. Sono passati sessanta anni da questa vicenda che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’umanità intera, eppure gli scenari attuali ci vedono di nuovo pericolosamente vicini a crisi diplomatiche e guerre tra superpotenze mondiali. Con la ferma convinzione che la storia possa ancora insegnarci qualcosa, il quarto Incontro Imprevisto a cura dell’Associazione Musicopaideia e del Prof. Sergio Bonetti si propone di ricostruire nel dettaglio gli episodi salienti e i protagonisti della crisi di Cuba – Kennedy e Krusciov in primis – ma anche di indagare la dimensione socioculturale e le emozioni collettive della gente comune, degli intellettuali, degli artisti e dei musicisti che si trovarono a fronteggiare questa situazione angosciosa e angosciante. Nel corso dell’evento sarà invitato a ricostruire le fasi della crisi diplomatica e conflittuale l’esperto di sicurezza internazionale Dionigi Maria Lorìa; sarà poi il Prof. Bonetti a citare i testi dei poeti della beat generation – Kerouac, Ginsberg, Corso, Ferlinghetti ecc. – con il supporto di materiale visivo e documentaristico. Il contrappunto musicale sarà affidato al GIAMBATTISTA GIOIA HAMMOND TRIO – Giambattista Gioia tromba e flicorno, Oliver Von Essen organo Hammond, Andrea Nunzi batteria – che eseguirà quella musica che veniva suonata dall’est all’ovest degli USA alla fine degli anni ’50 inizio anni ’60 e che fu la colonna sonora delle notti insonni di quel tragico periodo: il jazz di Chet Baker, Miles Davis, Sonny Rollins ecc.