Si dice che quando persone comuni affrontano esperienze straordinarie c’è materiale per scrivere una buona storia. Anche se quest’anno a novembre saranno passati quarant’anni dal primo trapianto di cuore in Italia, attendere e ricevere un cuore rappresenta tuttora un evento che condiziona radicalmente la vita delle persone interessate, in primo luogo i pazienti e i loro familiari. Questo libro parla di loro attraverso il racconto di Maria Frigerio, cardiologa milanese che per oltre trent’anni ha seguito i pazienti con grave malattia cardiaca prima e dopo il trapianto. O meglio, parla di alcuni di loro: perché ogni persona ha un suo modo di affrontare la malattia e le cure, con le limitazioni le sofferenza e le incertezze che l’accompagnano. Nella sua prefazione, Gaetano Cappelli scrive: (…) le reazioni dei pazienti sono tra le più varie, ed è proprio dalla benevola, umanissima curiosità con cui vengono raccontate che il libro trae la sua particolare energia (…) E più avanti: “Rassegnamoci: per quanto possiamo impegnarci nel perseguire l’equità, è il caso che prevale nel decidere i nostri destini” ci ricorda Maria Frigerio in questo suo diario di bordo che, di volta in volta, si fa racconto filosofico e romanzo, journal intime e trattato medico, documento realistico e purissima fiction, nel frattempo descrivendoci quella grande commedia che è la vita degli uomini, con la consapevolezza e lo stile della scrittrice di razza (…).
Dialoga con l’autrice Francesco Parisi, medico e scrittore.