Cos’è un calcio di rigore?
Il rigore è il ribaltamento di una partita, quando un gioco di squadra diventa un duello tra il portiere e il battitore. Parare un rigore è arte, studio, psicologia? Oppure solo caso, testa o croce, rosso o nero, destra o sinistra? Questa è la storia di un portiere carneade che sconfisse Golia a mani nude, Helmut Duckadam, il guardiano della Steaua Bucarest, la squadra dell’esercito romeno: parò quattro rigori su quattro nella finale di Coppa dei Campioni del 1986 contro il Barcellona, a Siviglia, davanti al re di Spagna. Ma questo è anche il racconto di una vittoria impossibile, mentre il comunismo e il regime di Ceausescu stanno implodendo (il figlio del dittatore romeno è il presidente ombra della squadra) e sull’Europa si aggira lo spettro del nucleare, una settimana prima di giocare la finale esplode il reattore di Chernobyl, in Romania la notizia del disastro viene comunicata in ritardo per non guastare i festeggiamenti del primo maggio, da quel momento diventa quasi impossibile allenarsi. Duckadam, oscuro portiere che nessuno ha mai sentito nominare fino alla finale, diventerà l’eroe di una notte sola e il veicolo di una fake news. In Romania, dove il potere del tiranno vacilla, corre voce che gli sgherri della polizia segreta, la feroce Securitate, gli abbiano spezzato le mani: l’altro figlio di Ceausescu, il violento e alcolista Nicu abituato a prendersi tutto quello che desidera, anche una relazione con la campionessa-bambina Nadia Comaneci, sarebbe geloso della sua popolarità e di una Mercedes donata al portiere dal presidente del Real Madrid. Ma non è così: Duckadam si è ammalato, ha avuto una trombosi e ha rischiato di morire. Praticamente non giocherà più. Ha vinto la lotteria dei rigori ma ha perso il biglietto per riscuotere, come gli capiterà altre volte nel resto della sua vita, tra un destino in America, un posto da poliziotto di frontiera e pochi soldi per campare al punto di dover vendere all’asta sul web i guanti di quella partita indimenticabile.
Dialogano con l’autore:
Angelo Gregucci, ex calciatore
Fernando Orsi, ex calciatore