
“Dal caos calmo allo spettacolo dei sovrumani silenzi leopardiani, il passaggio sentimentale è veramente breve. Marilena riesce ad effettuare il raccordo di pittura e sentimento dell’infinito inseguendo col pennello le scie di verde, arancio, viola e azzurro che si baciano, delimitano e congiungono le superfici di terra e cielo, l’insenatura di un lago, le dune di una spiaggia intravista nel folto delle erbe, appena cresciute e scosse dal vento primaverile. La pittura imitala natura e va ben oltre la riproduzione della cosa vista; l’ ambiente si riversa nel quadro per folate di colore che invadono le forme e ne ricavano un intarsio figurativo” così scrive Duccio Trombadori nella sua presentazione della mostra.