
Il termine siciliano “magarìa” racchiude in sé i concetti di magia, incantesimo, fattura e sortilegio. Nella maggior parte delle culture antiche e moderne per “rompere la malìa” si dovrebbe ricorrere a chi attinge forza dalla conoscenza della natura e dalla familiarità con esseri soprannaturali.
E se invece fossimo tutti “magàti”, vittime di incanto per opera della natura, di persone, di situazioni o persino di noi stessi? Abbandonata l’idea di rituali e pratiche magiche allora non resterebbe che affrontare, da soli, la propria “magarìa”.
Un paese siciliano dove “il magico si respira da sempre” e un’antica casa sono il teatro degli avvenimenti. In un viaggio tra visibile e invisibile si intersecano passato e presente a dimostrare, allora come ora, la forza dei legami familiari e d’amicizia e la necessità di ritrovare in sé stessi la forza per vivere la propria vita in modo autentico.
Dialogano con l’autrice:
Barbara Valenti
Vincenzo Ciampi
Letture a cura di Antonello Capurso