Diversamente segnate da un crudele destino di violenza, sopraffazione, intima e lacerante sofferenza, ispirate da inveterati pregiudizi, arcane fatalità o cieca insensibilità di uomini, Didone e Francesca, Deianira, Pia e Piccarda, Fedra e Suor Gertrude, Andromaca e l’anonima madre di Cecilia, incarnano con dignità, coerenza e coraggio le virtù più sublimi e nobili della donna. Modernissime e drammaticamente attuali confermano – ammesso ve ne fosse bisogno – la capacità unica e preziosa della Letteratura di leggere il presente intercettandone profeticamente le problematiche più cruciali.
Secondo incontro, domenica 23 febbraio, ore 11:00: “Quis fallere possit amantem?”
Una struggente, dolce, (dannata?) vittima d’Amore e la morte regale di una donna innamorata: Francesca da Rimini nel V canto dell’Inferno e Didone nel IV libro dell’Eneide.
Prossimi incontri:
- Domenica 16 marzo
- Domenica 6 aprile
