
Diversamente segnate da un crudele destino di violenza, sopraffazione, intima e lacerante sofferenza, ispirate da inveterati pregiudizi, arcane fatalità o cieca insensibilità di uomini, Didone e Francesca, Deianira, Pia e Piccarda, Fedra e Suor Gertrude, Andromaca e l’anonima madre di Cecilia, incarnano con dignità, coerenza e coraggio le virtù più sublimi e nobili della donna. Modernissime e drammaticamente attuali confermano – ammesso ve ne fosse bisogno – la capacità unica e preziosa della Letteratura di leggere il presente intercettandone profeticamente le problematiche più cruciali.
Primo incontro, domenica 2 febbraio, ore 11:00: “Solitudine e sofferenza: la donna greca e l’invenzione tragica”
In un mondo come quello greco dell’Atene del V secolo che vedeva la donna all’interno dell’oikos, della casa, gli autori del teatro tragico capiscono che solo il femminile permette di sondare gli stati emotivi più profondi.
Prossimi incontri:
- Domenica 23 febbraio
- Domenica 16 marzo
- Domenica 6 aprile