Nel delicato contesto etico, sociale, politico e climatico che stiamo vivendo la poesia – con il suo universo di valori collettivi e ipnotiche, suggestive sonorità – non è gratuita evasione dalla realtà circostante, egoistica rinuncia alle proprie responsabilità pubbliche o anacronistico, sterile ripiegamento su se stessi, ma strumento necessario ed attualissimo per decifrare il nostro complesso, labirintico presente, se non per accettarne la problematicità e le derive morali.
Scrive G. Caproni: “Il poeta è un minatore che riesce a calarsi in quelle che Machado definiva le segrete gallerie dell’anima e lì attinge quei nodi di luce comuni a tutti. L’esercizio poetico rimane narcisismo finché egli si ferma ai singoli fatti esterni della propria biografia.
Ogni narcisismo viene superato non appena riesce ad inabissarsi talmente nella sua interiorità da portare all’evidenza questi nodi, che non sono soltanto dell’io ma dell’intera Comunità che non sa di possederli” (“Sulla poesia”).
In tal senso gli incontri presso la Libreria Eli intendono ribadire, con tenace resilienza, la funzione illuminante e salvifica di questa attività/prerogativa unica ed altissima dello spirito umano.
“Giusto era il segno. Il tenue bagliore strofinato/laggiù non era quello di un fiammifero” (E. Montale, “Piccolo testamento”).
Calendario:
- Domenica 13 ottobre – ore 11:00. Il grido, l’Oltre e l’abisso: Clemente Rebora. In bilico fra tormentata lacerazione interiore, drammatica verifica dell’angoscioso dolore che pervade e sospinge l’esistenza del singolo, aspirazione spasmodica ad una metafisica, divina richiesta di senso, la lirica espressionista di Clemente Rebora si conferma uno degli esiti poetici più alti del Novecento non solo italiano. Doveroso e necessario oggi (ri)scoprirne l’attualissima portata.
- Domenica 17 novembre – ore 11.00. Cromatismo, silenzi e sonorità nella “nuova lirica” di G. Pascoli. Al di là di letture riduttive – troppo spesso convenzionali e scolasticamente legate al dato biografico – la lezione pascoliana, sul piano metrico-formale prima ancora che tematico, inaugura (e di fatto fonda) la nuova lirica italiana moderna e contemporanea analogica e fonosimbolista rivoluzionando i canoni della tradizione ottocentesca. Un autore che tutti i poeti del Novecento hanno, anche inconsciamente, “attraversato”.
- Domenica 8 dicembre – ore 11:00. Il Natale dei poeti. Prescindendo dalla sua valenza strettamente religiosa ed evidentemente aggirando gli aspetti più convenzionali, rituali ed esteriori legati alla festività, molti importanti poeti italiani del Novecento sono stati suggestionati ed ispirati dal Natale, con esiti sempre significativi. A volte sorprendenti.