Francesco Parisi, medico e scrittore, con il ricorso ad una appropriata e suggestiva letteratura, si sofferma a riflettere su questo e altri temi critici analizzandone le principali cause e delineandone le possibili prospettive.
Calendario:
- Venerdì 25 ottobre – ore 21:00 | Burocrazia e servizio: alla ricerca del benessere. Nelle celebri pagine del suo “Il Dottor Zivago”, Pasternack descrive così l’ambiente sanitario: “All’ospedale, oltre alle sue normali incombenze, il direttore gli aveva affidato il controllo generale delle statistiche. Quanti formulari, questionari e moduli doveva esaminare, quali meticolosi resoconti da redigere! La mortalità, l’aumento dei casi di malattia, la posizione patrimoniale degli impiegati, il loro grado di coscienza civica e la misura della loro partecipazione alle elezioni, l’insufficienza del combustibile, di alimenti, di medicine, tutto interessava la direzione centrale di statistica che a tutto esigeva risposta”.Il brano evoca una delle principali patologie organizzative anche dell’attuale sistema sanitario, organizzato e gestito in base alla divisione di poteri e funzioni: ciò rappresenta un grave limite verso la via del riconoscimento della persona e del suo benessere, scopo primario dell’arte e della scienza medica.
- Venerdì 22 novembre – ore 21:00 | Cura e abbandono: la solitudine. A causa della perdita sempre più frequente del senso comunitario all’interno della società in cui viviamo si propongono riflessioni sul tema della cura partendo da autori come Sacks e Cèline – entrambi medici – fino ad arrivare, in tempi più recenti, a Cirri, Gaber e Battiato.
- Venerdì 6 dicembre – ore 21:00 | Mente e corpo. Utilizzeremo riflessioni che partono da Platone fino a Leopardi e Hillman, con l’obbiettivo di uscire dall’ansia ordinatrice e catalogatrice, per cercare una prospettiva più aperta, libera, in cui osservare meglio la profonda natura dell’uomo, riconoscibile nell’unicità di ogni individuo. La cura dell’uomo biologico non può prescindere dall’attenzione all’uomo spirituale. Medicina e Letteratura lo hanno spesso reso evidente, ma la trasposizione di questi concetti nel Servizio Sanitario ha spesso incontrato ostacoli molto difficili da valicare.