Con un alternarsi di ironia e di partecipazione, Paolo Marati segue ora con brio ora con tenerezza le emozioni e le contraddizioni della giovane protagonista, ponendo particolare attenzione alle atmosfere caotiche di inizio anni Ottanta in cui si si scorgono gli ultimi segnali dell’impegno civile del decennio precedente e gli ultimi rigurgiti del terrorismo, mentre l’universo giovanile si mostra incastrato in una retorica politica ormai del tutto avulsa dalla realtà (una retorica dominata da slogan e frasi fatte) ma, contemporaneamente, si avvia anche verso la scoperta dei piccoli piaceri della vita privata.
Dialogano con l’autore:
Fabrizio Ottaviani, scrittore e giornalista.
Antonella Fucecchi, saggista ed esperta di intercultura.