"Nonno Bruno e la grande guerra" di Emilio Urbani

Quando

1 Marzo 2025    
16:00 - 17:30

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Dove

Libreria ELI
Viale Somalia 50/A, Roma, Roma, 00199, Lazio

Tipologia evento

Bruno Urbani, si arruola giovanissimo a 17 anni e dopo aver frequentato la Scuola Allievi Ufficiali di Caserta, viene assegnato, con il grado di Tenente, al trasporto salmerie per rifornire le prime linee del fronte. Non è questo il compito che avrebbe voluto svolgere ma si rende conto che la funzione logistica è essenziale in ogni conflitto ed in particolare in una guerra di logoramento dove i soldati italiani, confinati in trincee lungo un fronte interminabile, sono costretti ad attaccare, con enormi perdite, quasi sempre da posizioni svantaggiose. La sorte vuole che il giovane Tenente si trovi a svolgere la sua attività nelle ore dello sfondamento da parte delle armate tedesche ed austro-ungariche nella zona di Caporetto. Non facendo parte delle truppe obbligate a difendere le proprie posizioni fin all’estremo sacrificio, viene autorizzato a tentare di mettersi in salvo, con due compagni. Dopo una fuga awenturosa molto rischiosa, è costretto ad affrontare la dura realtà di una grave disfatta dell’Esercito ltaliano e decide di essere parte attiva nella difesa del proprio Paese. Entra nel Corpo dei Bersaglieri e poi, temporaneamente negli Arditi, dopo un durissimo addestramento. ln questa veste partecipa alla Battaglia dei tre Monti, sull’altopiano diAsiago, che è stata la prima vittoria dell’ltalia dopo la sconfitta di Caporetto.

Poiché la guerra è ormai incentrata sulla difesa del Piave, il Tenente viene schierato con il suo reparto lungo il fiume per ostacolare i tentativi di attraversamento del nemico desideroso di sferrare l’offensiva finale. Tra continui scontri e scaramucce notturne, gli Arditi danno il meglio di sè stessi nella fase precedente la battaglia finale di luglio. ll 24 maggio 1918, nel rientrare nelle proprie linee dopo aver salvato un amico, il Tenente Urbani è ferito da una scheggia di granata ad un occhio con parziale perdita della vista. Sarà insignito da due Croci di Guerra e continuerà la carriera nella riserva fino al grado di Generale. Gli è stato conferito il titolo di Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto.

Dialoga con l’autore:

Colonnello Francesco Balestrino, Aeronautica Militare

Letture a cura dei nipoti del protagonista del racconto

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