La storia di un aperitivo che dal Nordest d’Italia si è variamente diffuso sulla penisola per poi invadere Europa e Nord America senza tralasciare l’America Latina e la Cina. Un rituale assunto come aggregatore sociale universale. Le sue radici storiche risalgono ad una antica consuetudine di mischiare il vino con l’acqua sin dai tempi della civiltà classica e che continua, attraverso i secoli. Servirà anche per ritemprare il duro lavoro dei contadini sino quasi ai giorni d’oggi. In Veneto, durante la dominazione asburgica, nasce in parte nel gusto che oggi conosciamo, ma con altri vini della zona e non ancora con il Prosecco e l’Aperol. Oggi è una moda dilagante e fatto con ingredienti di bassissima qualità, favorendo l’omologazione del gusto in un paese come il nostro dove la fojetta romana, l’ombra veneziana e le nostrane bollicine rischiano di perdere il confronto con una delle più pervasive operazioni di marketing.
A partire dal libro di Gianni Moriani, che è stato allegato con grande successo alle edizioni venete di molti quotidiani e da un suo intervento video registrato, ne parlano:
Francesco Fedele, Cristiano Scagliarini, Corrado Bottai
