“Ho recentemente letto “I cieli bellissimi” di Giovanna Giaume, un libro adatto sia agli adulti che ai ragazzi.

 

Ha infatti la capacità di intrattenere oltre che di far conoscere, non annoia. Al di fuori di tecnicismi e minuzie, non utilizza un linguaggio che richieda competenze specifiche pur rimanendo rigoroso e scientifico.  Non è  nemmeno, volutamente, una guida turistica, ne’ un’esposizione analitica su opere ed artisti a Roma. Le chiavi di lettura secondo me sono INCONTRO e INTRECCIO.

 

Nelle passeggiate proposte avvengono INCONTRI vivi, emozionanti,  tra l’autore, il lettore e l’artista (e l’opera d’arte). Si sente l’intimità  dell’artista, il suo essere uomo prima che artista. Emerge la capacità  di Roma di cambiare persone arrivate, anche con pregiudizi, da ogni dove.

 

L’ INCONTRO nasce dall’INTRECCIO intimo di conoscenze e sentimenti in tutta la loro complessità. Per le strade di Roma non incontriamo solo artisti ma anche artigiani, giovani ciociare, fioraie…In una continua connessione tra grandezza ed eternità  di Roma e la quotidianità. 

Non è  uno sfogliare un libro di storia dell’arte,  o una visita in un museo a cielo aperto, ma un entrare nella vita dell’artista e dell’abitare a Roma, sia nei secoli passati che nell’attuale.

L’INTRECCIO è  anche di tempi: : il racconto non è,  volutamente, cronologico, ma è  un continuo passaggio tra modernità e antichità  (Caravaggio e Street Art, Burri e Michelangelo, Christo e Bernini).

 

In una città  che non si può  controllare ci si può abbandonare e scoprirne il fascino, “malgrado tutto” come dice la citazione finale di Gianni Dessì.”