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"LE CANAGLIE"

di Angelo Carotenuto

La recensione di Daniele Poto

copertina libro-le canaglie-angelo carotenuto-eli libreria indipendente
Casa editrice

Sellerio

Pagine

366

Prezzo

€ 16,00

 

La recensione

“Un salto in un’altra Roma (nord), in un altro calcio ma nello scenario più ampio di un’Italia di un terrorismo incombente sullo sfondo. L’autore Angelo Carotenuto non ha evidentemente vissuto le vicende di cui parla perché aveva circa dieci anni nello sviluppo del plot ma ramifica una sorta di auto fiction laboriosa mettendo insieme pezzi di racconto dei protagonisti e di minuziose ricerche sull’attualità. Le canaglie sono i “maledetti” giocatori della Lazio, quelli che regalarono un sogno-scudetto all’altra parte di Roma.

 

Protagonisti che erano da prendere con molle. Che si picchiavano nella partitelle di metà settimana, che ricorrevano alle armi da fuoco in libertà e senza vincoli di legge. Divisi fieramente in due partiti. Il grande mediatore era il loro allenatore Maestrelli, un papà buono che ricuciva i conflitti e che viene riconosciuto come l’artefice della conquista del titolo. Le vicende della Lazio e della sua escalation vivono di pari passo con il racconto in prima persona di un fotografo, ispirato alla figura reale di Marcello Geppetti ma con una larga concessione a deviazioni creative. Non è previsto l’happy end. Non abbiamo la volontà nociva di raccontare il finale ma è nota a tutti l’evoluzione di quella Lazio. Maestrelli fa i conti con una malattia che solo all’inizio sembra curabile ma poi soccombe. La Lazio vince mentre le Brigate Rosse portano colpi al cuore dello Stato.  Chinaglia fugge in America anche per volere della consorte Connie Eruzione, insofferente al clima italiano. Re Cecconi muore per un tragico errore. E la truppa si scioglie, le “canaglie” migrano in altre squadre. Il giocattolo presto si rompe e quei fasti torneranno solo con Cragnotti ma nell’era del calcio industriale e non più artigianale. Dopato da derive economiche borderline e da artifici amministrativi. Il libro restituisce il sentore di spogliatoio e di familiarità. Una famiglia di “Parenti serpenti” ma pur sempre una famiglia. Non è forse vero che le famiglie sono tutte infelici, ciascuna a suo modo?

 

Carotenuto ci conquista con una prosa agile sdoganando un libro che avrebbe potuto essere di sport (di calcio) con una qualità letteraria che è stata apprezzata da Sellerio. Un romanzo generazionale che potrà essere annusato con interesse dagli Under 50 che quell’epopea non l’hanno vissuta. Un calcio ruspante e più che umano dove i protagonisti (i calciatori) alimentavano un rapporto diretto con i tifosi non ancora pericolosi ultrà. In definitiva un libro per tutti, genere femminile compreso.”

Daniele Poto

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