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palla di sego
di Guy De Maupassant
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La recensione
Attraverso questa recensione letteraria, proporre come lettura estiva, una novella francese molto singolare di Guy de Maupassant, intitolata “Boule de Suif”, in italiano “Palla di Sego”.
Si tratta della prima novella del giovane Maupassant, pubblicata durante le famose serate di scrittura letteraria della villa di Medan, dove il padrone di casa, un certo Emile Zola, organizzava incontri tra giovani “aspiranti” scrittori, sotto il patrocinio del”Maitre à Penser ” del realismo letterario, Gustave Flaubert. Guy de Maupassant (1850-1893), viene considerato come il più grande novellista europeo della sua generazione in piena” Belle Époque”, appartiene a questa corrente di romanzieri – scittori-novellisti, di matrice realistica -espressiva con oltre 260 novelle scritte tra il 1880 e il 1890 e in cui ha prevalentemente narrato le varie forme sociali della condizione femminile della Francia repubblicana, aristocratica, borghese, popolare, cattolica, laica e massonica.
“Boule de Suif” (Palla di Sego), è dunque un racconto tratto da una storia vera, nel volume “Les soirées de Médan” del 1880, ambientato durante la Guerra Franco-Prussiana (1870 – 1871), nelle campagne di Normandia. All’interno di questa novella, Maupassant inizia con la fuga precipitosa dal capoluogo Rouen di alcuni civili di ceti sociali differenti di fronte all’avanzata militare prussiana, tutti angosciati nel raggiungere il porto di Le Havre, con l’ultima diligenza e poter così passare per alcuni verso l’Inghilterra.
I viaggiatori sono composti da tre coppie di tre classi sociali diversi, da un militante repubblicano, e due religiose. Questi nutrono un atteggiamento diffidente nei confronti di una prostituta che viaggiava con loro.
La prostituta, soprannominata, “Boule de Suif”, vale a dire palla di grasso per il suo aspetto fisico, è molto generosa con gli altri passeggeri della diligenza che sono senza provviste alimentari per il viaggio, e Boule offre loro il proprio cibo con molta generosità durante la prima parte del tragitto.
Arrivati alla prima sosta presso una locanda già occupata da soldati prussiani, ben presto i nuovi ospiti francesi sono confrontati alle angherie dell’ufficiale tedesco sul “gentile sesso ” e in particolare non nasconde l’intenzione di giacere con Boule de Suif, imponendo loro un forma di ricatto quanto alla prosecuzione del viaggio. Ma Boule si rifiuta, perché non vuole tradire da brava patriota francese, la sua lotta contro il nemico prussiano.
Dopo le insistenze degli altri viaggiatori, lei decide di sacrificarsi per poter fare ripartire la diligenza bloccata nella scuderia dell’ostello per ordine dell’ufficiale prussiano…
Come finirà questa strana e rocambolesca storia?!
Toccherà al lettore scoprirla, ma possiamo dire che Maupassant, attraverso questo racconto realistico e descrittivo cercò di evidenziare i vari difetti psicologici, morali e sociali degli individui del suo Tempo.
Recensione a cura di Edmond Galasso
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