Il libro: 

Il libro descrive un periodo della storia d’Italia, in particolare la prima metà degli anni Settanta, attraverso i ricordi di uno studente del liceo classico Giulio Cesare che ha partecipato intensamente a quella stagione e che ne ha conservato una viva memoria attraverso i suoi diari.

Domanda all’autore: Perché hai scritto questo libro? Dal 1967 al 1980 ho tenuto un diario quotidiano di tutto quello che mi succedeva e vedevo intorno a me. Un diario che all’inizio era solo ad uso scolastico e poi, piano piano, è diventato qualcosa che con la scuola aveva sempre meno a che fare. Ho scritto quello che succedeva a scuola, soprattutto negli anni del liceo, e quello che vedevo intorno a me, le persone che ho conosciuto, i viaggi e le letture e i sogni di un adolescente come tanti altri. E oggi questo diario mi sembra rispecchi fedelmente un pezzo di storia dell’Italia dell’epoca, con le sue brutture e le sue vaghe speranze di miglioramento, con i tentativi dei giovani di allora di aprire una strada nuova e lasciarsi alle spalle ipocrisie e contraddizioni che rischiavano di ricacciare nel bieco provincialismo la nostra società.

Questo diario è in parte scritto sulle pagine di un comune diario scolastico, quello che gli studenti usavano una volta. E che io ho conservato gelosamente per tanti anni. Diari che hanno resistito a tutti i traslochi che ho fatto. E oggi la memoria di quegli anni, di quei professori così noiosi, di tutte quelle riunioni con i coetanei del movimento studentesco, dei primi concerti e dell’aria che si respirava, mi sembra meriti una riflessione. Una riflessione che, anche se deve essere necessariamente critica, vuole ricordare che una intera generazione ha provato a cambiare questo paese e i suoi costumi,portando un vento di novità che fa ancora sentire i suoi effetti a distanza di tanti anni.

Quando:

 MERCOLEDì 09 NOVEMBRE 2022 | ORE 18:30

Dialogano con l’autore:

• Stefano Marroni
• Edoardo Albinati

Per partecipare:

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